Campo San Martino

Campo San Martino e le Aree Naturalistiche sul Brenta

L’origine di Campo San Martino è certamente di epoca romana, come attesterebbero le urne cinerarie, i mattino ed i cocci di terracotta rinvenuti in vari luoghi, probabilmente per la posizione di attraversamento del fiume Brenta.
Verso la fine dell’XI° secolo, viene citato in documenti papali e nel ‘500 si eresse la parrocchiale, dedicata a Sal Lorenzo dei Certosini. L’attuale chiesa del ‘700, intitolata a San Martino di Tours, fu restaurata ed ingrandita nel 1901 dal grande industriale Ernesto Breda, che qui ebbe i natali nella Villa Breda, residenza di campagna della famiglia, costruita a cavallo del ‘900 e attorniata da un parco di quattro ettari completamente circondato da muro. Fa parte della villa anche la Corte Casona, attuale sede di associazioni, ma inizialmente di proprietà degli Obizzi (sec. XVI°) e successivamente dei Duchi di Modena. Tra i centri abitati vanno menzionati Marsango, dove nel secolo scorso primeggiava la lavorazione della saggina per scope (Monumento ai Lavoratori della Scopa, inaugurata il 29 settembre 2003) e Busiago, ove sin dal 1278 si stanziò la famiglia Mussato, che vi costruì la Villa Mussato ora Mussato- Busetto, a Busiago Vecchio (il corpo originario è del ‘600, mentre la facciata ornata dal bassorilievo del “musso”, emblema della famiglia, è del ‘700; al limitare del parco, la pila ad acqua per il riso – il mulino-, i granai, i magazzini, le stalle, le abitazioni dei mezzadro e dei braccianti). L’agrobiotopo “Grave e zone umide della Brenta”, è un sito di importanza comunitaria della Rete Natura 2000, SIC/ZPS IT3260018, si estende per 56 km di fiume, da Padova a Bassano del Grappa, con 15 comuni delle due provincie, di cui Parco Fiume Brenta si è fatta carico, con la realizzazione di innumerevoli iniziative operative e di governance, (→ luoghi del progetto : www.parcofiumebrenta.it ), che hanno condotto alla identificazione nel Consiglio di Bacino Brenta (CBB) di Cittadella il soggetto gestore del sito Natura 2000. La Rete Natura 2000 è un sistema di aree protette dell’Unione Europea, una rete ecologica istituita per garantire il mantenimento degli habitat naturali e delle specie di flora e fauna minacciati o rari a livello comunitario.

Le aree naturalistiche in fregio al fiume Brenta ed alla ciclabile Treviso-Ostiglia

A partire da questo secolo, le Amministrazioni comunali di Campo San Martino hanno voluto legare la diffusione turistica del paese con la presenza della pista ciclabile Treviso-Ostiglia, la cui notorietà ha oramai superato i confini nazionali e viene continuamente incentivata con svariate iniziative ( vai al sito www.ciclabile-Treviso-Ostiglia.it . Dato che essa attraversa diversi territori di prati stabili delle due provincie, si rinvia alla apposita sezione esplicativa ( → vai a sez.) A tal fine, a Campo San Martino sono state migliorate la fruibilità delle due aree ricreative a nord del paese, denominate il “Mancio” ed i vicini “Bagni di Sole”, creati dall’ansa della Penisola che si protende verso Piazzola Sul Brenta, messe in rete grazie anche alla passerella realizzata nel 2003 dal Sindaco Antonio Vanzo che la fece finanziare con la Legge Finanziaria Statale del 2003. A sud è invece prevista l’area attrezzata a ristoro e parcheggio camper contigua alla pista ciclabile Treviso – Ostiglia, nel punto di attraversamento del fiume del fiume con la nuova passerella ciclabile inaugurata il 6 ottobre 2017 (in territorio di Curtarolo). L’area attrezzata è stata richiesta nel 2020 dal sindaco Dario Tardivo, nell’ambito del PNRR ,con progetto del geom. Andrea Mattiuzzi.

www.ciclabile-treviso-ostiglia.it