Clima

Migliorare la biodiversità del territorio agricolo delle Terre del Brenta:
Azione 2: “Interventi di contrasto del “climate change”.

Azione 2.1. Costituzione di Comunità Energetiche Rinnovabili – CER.

Nell’ambito dell’Obiettivo 2 (clima) all’Azione 2.1, ai fini del miglioramento del clima e della sostenibilità della produzione locale, è prevista la possibilità di supportare l’analisi del “climate change” nell’area dei prati stabili mediobrenta, con strumenti operativi utili alla riduzione/contenimento delle emissioni, sia con l’energia sostenibile (elettrica, biometano da biomasse), sia con la riduzione degli inquinanti da zootecnica, mediante la costituzione di comunità energetiche a Pozzoleone e a Schiavon, grazie alla disponibilità di edifici pubblici (palestre, stabili comunali) e luoghi comunali ( parcheggi, aree inutilizzate), ove installare impianti fotovoltaici, oppure con centrali di biomasse (aziende agricole private), con la quale svolgere le iniziative delle Azione 2 (..) ed Azione 4 (..), nell’arco della durata biennale del progetto.

Le comunità energetiche (C.E.R.) sono reti che, grazie ad una quantità sufficiente di pannelli fotovoltaici, consumano, immagazzinano, scambiano e vendono l’energia verde, con la possibilità di accedere anche ai mercati esterni. Sono strumenti previsti da leggi europee (Direttiva UE 2018/2001) nazionali (articolo 32 bis della Legge 8 febbraio 2020 n. 8 Decreto Milleproroghe ed articolo 31 del D.Lgs. 8 novembre 2021 n. 199), leggi regionali venete (legge regionale 16/2022), nonché previste e finanziate dal PNRR, in un momento in cui l’Italia produce solo il 25 % dell’energia elettrica di cui ha necessità IL PNRR ha stanziato 2.200 milioni, gran parte per i piccoli comuni con meno di 5000 abitanti Per quanto riguarda la Regione Veneto, sono disponibili 10 milioni di euro di cofinanziamenti.
Per i Comuni veneti che già hanno approvato il Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile e il Clima (PAES o PAESC), si tratta di mettere a terra azioni che, se pienamente implementate, consentono di ridurre le emissioni di CO2 dell’intero territorio comunale. Un ruolo fondamentale è affidato alle energie rinnovabili, ed in specie il fotovoltaico..
Consistono dunque in una associazione tra produttori e consumatori di energia (famiglie, imprese, enti pubblici, comuni, parrocchie, ecc.), finalizzata a soddisfare il proprio bisogno energetico attraverso la produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili.
La C.E.R. è un soggetto giuridico che si basa sulla partecipazione aperta e volontaria, è autonomo e controllato dai membri che lo compongono, il cui scopo non può costituire attività commerciale ma solo autoconsumo diretto tra i partecipanti, ottenendo quindi benefici ambientali, economici sociali a livello di comunità locali.
La denominazione della CER del comune di Pozzoleone, potrebbe essere “ comunità energetica S. Valentino “ , sulla base di una iniziale deliberazione di Giunta comunale di avvio volta a sondare l’interesse nell’ambito paesano.
Le condizioni per aderire, in base a quanto previsto dall’articolo 32 bis L. 8/2020 rubricato “Innovazione in materia di autoconsumo da fonti rinnovabili”, sono:
› gli impianti rinnovabili abbiano una potenza non superiore ad 1 MW;
› gli impianti siano stati realizzati dopo la Legge 8/2020, quindi dopo il 1 marzo 2020);
› i soggetti partecipanti condividano l’energia prodotta utilizzando la rete elettrica esistente;
› l’energia prodotta sia pari al valore minimo, in ciascun periodo orario ;
› i punti di prelievo dei consumatori ed i punti di immissione degli impianti siano ubicati su reti elettriche a bassa tensione;:
› altro: vedi Deliberazione ARERA n. 318/2020 del 4 agosto 2020
› altro: vedi Decreto legislativo 8 novembre 2021 n. 199

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Azione 2.2. Educazione scolastica e civile degli interventi di contrasto del “climate change”.

Nell’ambito dell’Obiettivo 2 (clima) all’Azione 2.2, è prevista la divulgazione ed incremento delle iniziative di contenimento del consumo idrico e ricarica delle falde acquifere, come obiettivo di contrasto del “climate change” che i comuni di Pozzoleone e Schiavon hanno già avviato nei loro territori. La divulgazione viene realizzata sia mediante la educazione scolastica che quella della cittadinanza. Per quanto riguarda la prima forma si organizzano nel corso dell’anno una o più “giornate dell’acqua” presso la scuola dell’obbligo Papa Giovanni Paolo II° di via Casona, in collaborazione con il Consorzio di Bonifica, tramite le visite scolastiche all’area AFI della Risorgiva Casona, o al progetto AFI di Schiavon, o al Bosco Limite di Camazzole, avvalendosi del supporto scientifica di esperto incaricato e del Consorzio di Bonifica Pedemontano Brenta. Il programma scolastico di educare all’uso dell’acqua, bene di tutta la nazione, prevede argomenti generali, come l’ambiente negli articoli 9 e 42 della Costituzione, l’Agenda 2030 ed i Goals, il rapporto tra la scuola e l’ambiente, e argomenti puntuali, come la biodiversità dei prati stabili, il fiume, le risorgive, le strade delle fattorie, gli orti sociali. In questo frangente, si calcherà l’insegnamento sulla importanza delle risorgive dei prati stabili medio brenta, da sempre presenti nei territori di Pozzoleone e Schiavon, ma anche costantemente a rischio di estinzione. Al termine saranno raccolte le opere multimediali (disegni , fotografie, clips) realizzate dagli studenti degli istituti scolastici partecipanti.  Invero, l’educazione allo sviluppo sostenibile è ritenuta fondamentale dalle Nazioni Unite e dalla U.E; la stessa Legge 92/2019 sull’educazione civica nelle scuole elementari prevede che vadano insegnate tematiche come l’Agenda 2030, l’educazione ambientale, la tutela della biodiversità, ecc., per alimentare e rafforzare il rispetto nei confronti delle persone, degli animali e della natura.
Si comincerà già il 28 ottobre con la passeggiata di educazione ambientale di studenti e ragazzi, realizzata sull’argine del Parco Fiume Brenta, finalizzata alla coscienza della risorsa idrica, delle falde potabili, dell’habitat sito SIC e ZPS.
Per quanto riguarda la seconda, si organizzano nel corso dell’anno uno o più seminari con la cittadinanza, in collaborazione con l’associazione PAV, presso il centro Civico64 di Friola di Pozzoleone, con relatore l’esperto incaricato e del Consorzio di Bonifica Pedemontano Brenta.
Per questo secondo punto, gli argomenti saranno più legati alle esigenze del territorio dei prati stabili medio brenta, quali i sistemi irrigui compatibili con la ricarica delle falde, la realizzazione di nuove condotte idriche volte alla riduzione degli attingimenti da pozzi privati, la possibilità di interloquire con i produttori agricoli e con il Consorzio di Bonifica Pedemontano Brenta, ai quali , oggi, viene chiesto un ulteriore compito rispetto a quello storico della bonifica: di fronte alle incombenti siccità, serve trattenere l’acqua che scorre verso il mare in bacini, laghi, laghetti, con sbarramenti e dighe, sia in pianura che in collina.

Azione 2.2 Passeggiata di educazione ambientale lungo il Parco Fiume Brenta.

Nell’ambito dell’Obiettivo 2 (clima) all’Azione 2.2, è prevista la divulgazione ed incremento delle azioni di contenimento idrico e ricarica delle falde acquifere, come obiettivo di contrasto del “climate change” che i comuni di Pozzoleone e Schiavon hanno già avviato nei loto territori. La divulgazione viene realizzata sia mediante la educazione scolastica che quella della cittadinanza.Invero, l’educazione allo sviluppo sostenibile è ritenuta fondamentale dalle Nazioni Unite e dalla U.E; la stessa Legge 92/2019 sull’educazione civica nelle scuole elementari prevede che vadano insegnate tematiche come l’Agenda 2030, l’educazione ambientale, la tutela della biodiversità, ecc., per alimentare e rafforzare il rispetto nei confronti delle persone, degli animali e della natura. Nelle more dell’avvio del programma scolastico, si è cominciato il 28 ottobre con la passeggiata di La giornata è stata organizzata dall’ente del Terzo Settore partner del progetto, P.A.V. Associazione Persona Attive APS, che ha la propria sede presso il Civico64 di Friola e cura in modo particolare il sito ambientale della “Riva del Gusto”, posta all’inizio di via Casonetto, accedendo dal Ponte della Libertà di Friola. Alla passeggiata ambientale hanno aderito circa 90 persone, di cui almeno 40 erano giovani studenti, ed il resto genitori ed adulti, che alle 10 di sabato 28 ottobre si sono ritrovati nel luogo e, dopo la presentazione del Sindaco Edoardo Tomasetto, hanno percorso il tracciato di circa 4 chilometri lungo l’argine verso nord, parallelo alla via comunale, sino all’Oasi di Crosara, poi il ritorno per via Casonetto, via Sega Vecchia e via Chiesa. Il gruppo era guidato dal consigliere comunale Ivan Trentin , che ha richiamato l’attenzione sul ruolo degli enti locali sulla tematica della sostenibilità ambientale, sia a fronte della siccità estiva che delle piogge autunnali, che causano le famose “brentane”, in quanto il Brenta è di fatto un torrente legato alla piovosità delle colline e dell’altopiano. Le ultime estati di caldo devono fare riflettere sulle opere prioritarie da fare per garantire acqua a tutti senza compromettere i prati stabili circostanti. A cominciare dalla garanzia del “minimo deflusso che serve a conservare l’habitat e gli animali. I presenti hanno potuto riconoscere la flora e la fauna della stagione, con una esperienza adatta a tutti, per vivere e visitare il territorio in modo sostenibile, e di valorizzare angoli nascosti del paesaggio fluviale, storia e vita locale, su una parte del percorso della “ciclabile del Brenta” che il progetto intende promuovere. Al termine i partecipanti hanno potuto usufruire di un semplice ristoro di panini e bibite. Nella occasione, è stato anche formalmente inaugurato il chiosco ambientale, denominato appunto “Riva del Gusto” in quanto grazie alla presenza di alcune strutture si servizio, che il Vice Sindaco Silvano Andreatta ha promesso di potenziare con stand, in modo da fungere da laboratorio ambientale e di socialità nel prosieguo del progetto “Sviluppo nella biodiversità delle Terre del Brenta”. educazione ambientale di ragazzi e famiglie, realizzata sull’argine delParco Fiume Brenta, finalizzata alla coscienza della risorsa idrica, delle falde potabili, dell’habitat sito SIC e ZPS.

Azione 2.2  Didattica scolastica Giornata dellAcqua del 22 marzo 2024.

Nell’ambito dell’Obiettivo 2 (clima) all’Azione 2.2, è prevista la divulgazione ed incremento delle azioni di contenimento idrico e ricarica delle falde acquifere, come obiettivo di contrasto del “climate change” che i comuni di Pozzoleone e Schiavon hanno già avviato nei loto territori. La divulgazione viene realizzata sia mediante la educazione scolastica che quella della cittadinanza.

Invero, l’educazione allo sviluppo sostenibile è ritenuta fondamentale dalle Nazioni Unite e dalla U.E; la stessa Legge 92/2019 sull’educazione civica nelle scuole elementari prevede che vadano insegnate tematiche come l’Agenda 2030, l’educazione ambientale, la tutela della biodiversità, ecc., per alimentare e rafforzare  il rispetto nei confronti delle persone, degli animali  e della natura.

Dopo il convegno pubblico  del 7 febbraio u.s., presso la biblioteca comunale, in occasione della Fiera di San Valentino, con la partecipazione del meteorologo dott. Marco Rabito, si organizzato un seminario didattico scolastico per le classi dellobbligo del plesso unificato Papa Giovanni Paolo II° , nella attigua palestra di via Casona, vista la concomitanza della Giornata dellAcqua (22 marzo 2024) con la Giornata delle Meteorologia (23 marzo 2024).

Il meteorologo Marco Rabito, con la consueta verve che lo contraddistingue da noto supporter del Vicenza Calcio, ha tratto spunto dal termometro del clima, dagli anni ottanta del secolo scorso ad oggi, ricavato dai dati territoriali regionali dellArpa Veneto, per illustrare  alcuni capitoli del suo libro Meteorologia e cambiamenti climatici. Si è soffermato sui fenomeni estremi in America, ma anche su quelli avvenuti nel territorio vicentino dal 2010, parte dei quali, quelli di questi ultimi anni, conosciuti dal ragazzi delle classi elementari e medie. Grazie ai due video proiettati, uno per le 1°, 2° e 3° (70alunni e 4 insegnanti), ed uno per le 4°, 5° e le tre medie (115 alunni e 9 insegnanti) ha catalizzato lattenzione sui rischi dei cambiamenti climatici e sui danni provocati nei paesi.

Gli studenti sono stati incuriositi dalla dimostrazione di  un tornado fatto con un contenitore tascabile, con metà acqua, che agitato a mani, fa vedere proprio il vortice della pressione.

Al termine, dopo la consegna del manuale, molti hanno chiesto allautore di firmare la copia in loro possesso (per il ricordo dei tifosi calcistici).