Salute

Benessere sociale, consapevole della biodiversità locale e culturale.

Azione 4: “Diffusione delle pratiche sostenibili di benessere sociale per i frequentatori del territorio”

4.1 Itinerari ciclabili nelle Terre del Brenta.

Nell’ambito dell’Obiettivo 4 (salute) all’Azione 4.1, è prevista la realizzazione del “cicloplan” dei comuni, redatto da un tecnico professionista, come insieme di itinerari cicloturistici, quale mezzo di interconnessione di attività economiche, culturali e ricreative, per migliorare la qualità ambientale , permettere lo sviluppo di imprese che operano nel settore turistico e della vendita di prodotti locali, la valorizzazione del biotopo (anche per la presenza del Parco Fiume Brenta) della didattica e facilitare la conoscenza in maniera sostenibile dei luoghi della storia, della cultura, ecc. e la divulgazione dell’uso della ciclabilità.

Il progetto ha già provveduto alla messa a disposizione (acquisto) di 3 e-bike, con il quali svolgere le iniziative dell’Azione 2.1 (promozione della sostenibilità e del contrasto alle energie di origine fossile, in favore dell’uso della energia elettrica) e dell’Azione 4.2 (promozione della salute e del turismo naturalistico e tradizionale, mediante la frequenza delle piste ciclabili, lungo gli argini del fiume Brenta e le praterie).

Si rammenta che uno dei segmenti di particolare interesse del PNRR è quello del cicloturismo, che destina 400 milioni di investimenti nel 2023-2026 per le ciclovie turistiche, al fine di realizzare almeno 1.235 km. ciclabili ed effettuare opere di manutenzioni straordinaria della rete esistente.

Il PNRR prevede poi il rilancio dei settori Turismo e Cultura, con un approccio digitale e sostenibile, per valorizzare i luoghi storici e culturali, migliorandone visibilità, sicurezza ed accessibilità. In particolare, per le aree rurali e periferiche, il Piano Turismo 4.0 vuole favorire il rilancio di turismo e cultura con approccio digitale, rinnovando con esperienze digitali l’offerta di luoghi e strutture ricettive rivolte ai visitatori cicloturisti.

Il nostro territorio è attraversato dal rinomato itinerario nord-sud Ciclovia del Fiume Brenta, da Bassano del Grappa a Padova, che a Piazzola Sul Brenta incrocia la dorsale est-ovest Treviso – Ostiglia; il Comune di Pozzoleone sostiene il “Green Tour verde in movimento – terre d’incontro”, con l’obiettivo di struttura la dorsale e la Ciclovia del Brenta, per far conoscere l’offerta turistica, agrituristica, commerciale e sociale valorizzando i punti di ristoro, le attività commerciali, i siti storico artistici dei prati stabili medio Brenta.

Inoltre, l’Amministrazione comunale partecipa all’IPA “Risorgive”, che consiste in un percorso ciclabile di valorizzazione di un territorio che abbraccia 16 comuni: Altavilla Vicentina, Bolzano Vicentino, Bressanvido, Caldogno, Camisano Vicentino, Costabissara, Dueville, Grisignano di Zocco, Grumolo delle Abbadesse, Monticello Conte Otto, Pozzoleone, Quinto Vicentino, Sandrigo, Torri di Quartesolo, Vicenza, Villaverla.

In questo vivace contesto, la partecipazione del progetto prati stabili medio Brenta alle molteplici iniziative cicloturistiche del 2023 e del 2024, costituisce una opportunità qualificante.

Ad iniziare da Pedalando per le Terre del Brenta di domenica 8 ottobre 2023, un percorso tra le vie di campagna alla scoperta degli antichi sapori delle nostre aziende, ideato da Coldiretti Bassano, e giunto alla 16 ° edizione, grazie alle Amministrazioni comunali di Tezze Sul Brenta, Pozzoleone, Sandrigo, Schiavon, Bressanvido ed alle numerose Aziende ed Associazioni collaboranti.

Più avanti, sabato 10 febbraio 2024, replicheremo la consueta pedalata ecologica di San Valentino, cicloturistica per vecchie bici lungo nuove strade.

Il 19 e 20 aprile 2024 alcuni comuni dei prati stabili medio Brenta ospiteranno il passaggio degli appassionati della “Veneto Gravel 2024”, una forma di cicloturismo sportivo che stà coinvolgendo sempre più appassionati. Oramai in tutto il modo si conosce la modalità ciclistica del “gravel”, il fuoripista che nella nostra regione ha trovato la sua patria, grazie ai percorsi del Brenta, dei Colli Euganei, delle Colli Berici, della Pedemontana, dei Colli del Prosecco. In particolare , quest’anno il tracciato Classic segue la Ciclopista del Brenta, passando per Pozzoleone ( → vai a VenetoGravel.it edizione 2024 ).

A maggio non potevano non aderire alla Adunata Alpini di Vicenza, offrendo un pit-stop a tutti gli Alpini che si recheranno a Vicenza in biciletta, presso il Centro Civico64 di Friola, per consentire loro di arrivare in città, o , alla sera di ritornare verso la province trevigiane e friulane.

A giugno 2024, in occasione del mese dedicato a “E_State Insieme nei prati stabili medio brenta”, organizzeremo un evento clou, “Andar per bici nei prati stabili mediobrenta”, che toccherà fattorie ed agriturismi del comuni. Peraltro, è possibile che la manifestazione slitti a settembre, per non coincidere con le elezioni europee e quelle comunali di alcuni comuni vicentini. In tal caso sarà denominata “Festival itinerante dei prati stabili medio Brenta”.

 

Acquisto di n. 3 e-bike da trekking (cicloturismo).

 

Scheda Tecnica e-bike askoll_eb4U

 

 

Obiettivo 4 Azione 4.1 Ciclopista del Brenta, da Bassano del Grappa a Padova.

 

Nell’ambito dell’Obiettivo 4 (salute) all’Azione 4.1, è prevista la realizzazione del “cicloplan” dei comuni, redatto da un tecnico professionista, come insieme di itinerari cicloturistici, quale mezzo di interconnessione di attività economiche, culturali e ricreative, per migliorare la qualità ambientale , permettere lo sviluppo di imprese che operano nel settore turistico e della vendita di prodotti locali, la valorizzazione del biotopo (anche per la presenza del Parco Fiume Brenta) della didattica e facilitare la conoscenza in maniera sostenibile dei luoghi della storia, della cultura, ecc. e la divulgazione dell’uso della ciclabilità. Si rammenta che uno dei segmenti di particolare interesse del PNRR è quello del cicloturismo, che destina 400 milioni di investimenti nel 2023-2026 per le ciclovie turistiche, al fine di realizzare almeno 1.235 km. ciclabili ed effettuare opere di manutenzioni straordinaria della rete esistente. Il PNRR prevede poi il rilancio dei settori Turismo e Cultura, con un approccio digitale e sostenibile, per valorizzare i luoghi storici e culturali, migliorandone visibilità, sicurezza ed accessibilità. In particolare, per le aree rurali e periferiche, il Piano Turismo 4.0 vuole favorire il rilancio di turismo e cultura con approccio digitale, rinnovando con esperienze digitali l’offerta di luoghi e strutture ricettive rivolte ai visitatori cicloturisti. Il nostro territorio è attraversato dal rinomato itinerario nord-sud Ciclopista ( o Ciclabile) del Fiume Brenta, da Bassano del Grappa a Padova, che a Piazzola Sul Brenta incrocia la dorsale est-ovest Treviso – Ostiglia; il Comune di Pozzoleone sostiene il “Green Tour verde in movimento – terre d’incontro”, con l’obiettivo di strutturare la dorsale e la Ciclovia del Brenta, per far conoscere l’offerta turistica, agrituristica, commerciale e sociale valorizzando i punti di ristoro, le attività commerciali, i siti storico artistici dei prati stabili medio Brenta.
La Ciclopista del Fiume Brenta è certamente meno famosa della Ciclabile della Valsugana, che riguarda il tratto da Bassano del Grappa al Lago di Caldonazzo, o della Ciclabile dell’Ostiglia, da Treviso a Mantova. La ragione è, a nostro avviso, perché ad essa non sono arrivati gli ingenti sostegni finanziari che invece hanno sostenuto le altre due, e quindi non hanno consentito di rendere più accessibile il tracciato. Infatti, mentre nelle due piste ciclabili citate, il fondo sostanzialmente pianeggiante è stato adeguatamente costipato in macadam/asfalto, così che possono essere percorse anche da bici “olanda”, quelle da città,, nel nostro caso il tracciato è prevalentemente sterrato, a carrareccia o sasso, con discrete variazioni altimetriche di continui saliscendi, e quindi consente l’agibilità più con bici da trekking, a ruote grosse e buoni ammortizzatori.  Eppure, v’è da dire che mentre la Treviso-Ostiglia ha dovuto essere comperata dalle provinciale , la Ciclopista del Brenta è quasi tutta sull’area demaniale pubblica degli argini del fiume, senza spesa, salva la manutenzione.
Nondimeno, dal punto di vista ambientale e naturalistico, la Ciclopista del Brenta è forse più interessante e variegata anche della Treviso – Ostiglia, considerato anzitutto che la stesa costituisce un tratto strategico della Ciclovia Trento – Venezia, che rappresenta una variante della Ciclovia del Sole, facente parte di Eurovelo 7, che da monaco di Baviera si prefigge di giungere sino alla Sicilia. E’ stata inserita nel “Piano regionale della mobilità ciclistica – Masterplan”, all’elenco delle ciclovie a carattere nazionale “B2 – Ciclovia del Brenta – Bicitalia 4.2 dei fiumi veneti, rev. 1 (da Primolano a Fusina), con DGRV.n. 336 del 11.02.2005 e n. 1792 del 06.10.2014. Così come la troviamo nel programma Interbike – Cooperazione transfrontaliera Italia – Slovenia 2013, riportata come Itinerario D nel Piano provinciale delle piste ciclabili della Provincia di Padova. Il comune di Pozzoleone, pur essendo il più piccolo degli enti locali attraversati in entrambe le provincie, ha sempre cercato di trovare finanziamenti per il tratto di competenza di circa 6 chilometri.
Già nel settembre 2005, l’Amministrazione comunale di Pozzoleone, con Bassano del Grappa e Nove, aveva commissionato allo Studio Arch. Carmine Abate il “Sentiero naturalistico – itinerario ciclabile Pedalando nelle campagne di Napoleone” per la valorizzazione e recupero dei siti storici e ambientali lungo il fiume Brenta, e che riprendeva un precedente studio dello stesso architetto individuato nel marzo 2004, denominato “Sulla via degli Ungheri”, per un costo complessivo di €. 1.100.000,00. Per ragioni di spazio rinviamo a ( → vai alla Relazione illustrativa) . Contestualmente, in dicembre 2005, l’Amministrazione comunale di Pozzoleone aveva condiviso il “progetto di fattibilità” dello Studio Arch. Piero Bettinardi di Carmignano di Brenta, tratto dalla Rete FIAB – Federazione Italiana Amici della Bicicletta, II° edizione, luglio 2000, dato che Volker Schmidt di FIAB di Padova la definiva “ .. una rotta importante della futura rete di ciclovie in Italia.”  Sarebbe stato quindi l’ovvio complemento dell’Accordo di Programma “La Via del Brenta” , di cui al Protocollo di Intesa sottoscritto tra vari comuni della Valsugana veneta e trentina ed altri della pianura, in una logica di marketing turistico territoriale, approvato con DGRV 3741 del 05.12.2006 ai sensi della Legge regionale 04.22.3002 n. 33 e DGR.4241/2004 e 3255/2005.
Nel 2015, con l’IPA Pedemontana del Brenta, l’amministrazione comunale ha partecipato al Bando regionale DGRV. N. 1724/2014, con un progetto preliminare di €. 1.775.000,00 redatto dal tecnico comunale geom. Patrizio Guglielmi, dell’UTC di Pozzoleone, ( → vai alla Relazione tecnica ed al Quadro economico) , approvato con deliberazione di Giunta comunale n. 16 del 05.02.2015. Nel 2020, il Protocollo Tezze SB. – Bassano DG. – Cartigliano – Nove – Pozzoleone ha ottenuto dalla Provincia di Vicenza il contributo per la progettazione dell’anello circolare sino al confine della provincia di Padova redatto dallo Studio Percianello & Partners di Alpago (BL, costo €. 8.000.000,00. Nel complesso si può affermare che si tratta di un progetto realmente “calato sul territorio”, per la particolare attenzione ad ogni passaggio ( → vai alla Relazione illustrativa ed al Quadro Economico) L’importanza della Ciclopista del medio Brenta, nel tratto del Comune di Pozzoleone, è rilevante perché permette di tracciare gli itinerari attraverso i prati stabili medio Brenta, attuando il programma “Andar per bici nei prati stabili mediobrenta”, che toccherà fattorie ed agriturismi del comuni.

 

4.2. Promozione della cultura, socialità e tradizione resiliente nelle Fiere e Transumanze dei Comuni di Pozzoleone e Schiavon, mediante la partecipazione agli eventi del 2023 e del 2024; con la formazione per giovani casari, si propone uno strumento per migliorare e sviluppare una opportunità lavorativa locale, con la formazione dei giovani casari. I due comuni di Pozzoleone e Schiavon, promuoveranno la istituzione di “mercati a km. 0” e mediante appositi stand / gazebo partecipano a n. 2 fiere annuali ed a 2 transumanze annuali per un totale di totale 4 + 4 eventi complessivi, al fine di promuovere la diffusione della commercializzazione di prodotti locali. A tale scopo si terrà la formazione per giovani casari presso il Caseificio Casona.

 

 

 

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Azione 4.2 La strada delle transumanze

Gabriele D’Annunzio nella poesia “i pastori” scriveva: “ Settembre, andiamo. E’ tempo di migrare. Ora, in terra d’Abruzzi, i miei pastori lasciano gli stazzi e vanno verso il mare. Scendono all’adriatico selvaggio che verde è come i pascoli dei monti.” Verso la fine del mese di settembre o inizio ottobre, in giorni diversi, i centri abitati di Pozzoleone e Scaldaferro si popolano delle mandrie dei bovini che vengono riportate nei prati stabili medio Brenta di pianura dai pascoli delle malghe dell’Altopiano dei 7 Comuni, in quanto la via più di semplice è la Strada Provinciale 52 “Bassanese”, che da Marostica e Nove arriva a Schiavon, Pozzoleone, Bressanvido, San Pietro in Gù e Carmignano di Brenta. Storicamente, la transumanza è la migrazione delle mandrie (e dei greggi) che si spostano dai pascoli di pianura verso le colline (in primavera) e viceversa (in autunno) allo scopo di alimentarsi con erba e fieno di qualità superiore, percorrendo le antiche vie armentarie. In diverse parti d’Italia , queste vie sono realizzate in sassi, dando origine agli storici tratturi, a volte lunghi centinaia di chilometri, con frequenza in centro e sud Italia. Per questo, con il progetto “Sviluppo nella biodiversità delle terre del Brenta (ambiente, clima, cibo, salute), n. ID 52474, presentato dai Comuni di Pozzoleone (capofila percettore) e Schiavon, Coldiretti, Confcommercio, Confartigianato, Associazione P.A.V. OdV (partner) e risultato assegnatario del sostegno della Fondazione Cariverona nell’ambito del Bando Nuovo Sviluppo delle aree interne 2022, i Comuni sono presenti alle transumanze più famose dei prati stabili medio Brenta, quella di Bressanvido, quella di San Pietro in Gu e quella di Camazzole di Carmignano di Brenta. La mandria di vacche, al suoni dei campanacci, viene accompagnata dai malghesi , che attendono all’ordine ed alla pulizia della strada, e dai contadini vestiti nei pittoreschi costumi del secolo scorso. Sovente, durante il percorso sono affiancati da gruppi di cavalieri dei locali centri ippici, moderni cawboys. La transumanza di Bressanvido quest’anno si svolge dal 22 al 24 settembre, ad opera della azienda agricola Fattoria F.lli Pagiusco, partendo dalla Malga 5° Lotto di Marcesina (Enego), attraverso Gallio, Asiago, Conco, Fontanelle, Marostica, Nove, Scaldaferro, e dopo circa 90 km. arriva a Bressanvido, dove si festeggia il taglio della forma gigante del Formaggio della Transumanza. La transumanza di San Pietro in Gù (una volta di Barche) quest’anno si svolge dal 30 settembre al 1° ottobre, ad opera della azienda agricola Nicolin, partendo dalla Malga Campo Rossignolo di Monte Corno (Lusiana), attraverso Campana, Lusiana, Santa Caterina, Marostica, Nove, Scaldaferro, e dopo circa 60 km. arriva a San Pietro in Gù, dove si assaggiano tosella e toro allo spiedo, con polenta. La transumanza di Camazzole di Carmignano di Brenta quest’anno si svolge il 24 settembre, ad opera della azienda società agricola Marini di Ugo e Raffaele, Nicolin, che durante l’estate utilizza la Malga Dosso di Sotto (Asiago), a circa 75 km., e si conclude al Parco Sapori di Camazzole, dopo alcuni giorni di festa, in cui si assaggiano i piatti dei malghesi. Citiamo questa azienda, per la ama della malga, conosciuta come Malga dei Poeti, sia per la passata presenza di Mario Rigoni Stern, sia per l’ambientazione del film “Torneranno i prati” (2014) di Ermanno Olmi, e che oggi viene rilanciata dall’ingegnere-agricoltore Matteo Marini, della storica famiglia originaria di Pozzoleone, di cui la Coldiretti ha presentato alla Mostra di Venezia 2023, il progetto di conservazione e rilancio “Poeti, registi e contadini…. Ciak, si gira in Veneto”. Nel 2019 la transumanza (di Bressanvido) è stata inserita nel patrimonio immateriale dell’UNESCO, come richiesto anche con deliberazione della Giunta comunale di Pozzoleone n. 38 del 05.04.2018, ottenendo l’iscrizione al Registro delle pratiche agricole tradizionali ed il sigillo Unesco. Per sottolineare il collegamento tra la Strada Provinciale 52 Bassanese e gli eventi della transumanza, nella frazione di Scaldaferro è stata costruita dal Comune di Pozzoleone la fontana della transumanza, posta all’interno della rotatoria tra la SP. 52 Bassanese e la SP. 53 “della Soella”, a cavallo del confine tra Sandrigo e Pozzoleone. Caratteristica della fontana, oltre alla dedica “Strada della Transumanza” sul manufatto in pietra, è la vasca d’acqua a simboleggiare le risorgive dei prati stabili medio brenta, che sversa l’acqua sul canale interno, che l’Amministrazione comunale volle preservare rispetto ai troppi tombinamenti fatti in altri luoghi. Una idea di sostenibilità ambientale premiata anche dal co- finanziamento regionale. Video Transumanza di Gazzo